Uber ha avviato una nuova iniziativa nel settore dell’intelligenza artificiale, affidando la formazione e l’etichettatura dei dati a lavoratori autonomi. Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’azienda sta ampliando il proprio modello di business per rispondere alla crescente domanda di AI e machine learning. La divisione “Scaled Solutions” si propone di mettere in contatto aziende con analisti, tester e operatori di dati indipendenti tramite la propria piattaforma.
Questa mossa segna un’evoluzione per Uber, che già sfrutta l’intelligenza artificiale per ottimizzare i propri servizi di ridehail e delivery. Ora, l’azienda offre la propria expertise a terzi, offrendo servizi di etichettatura dei dati, test e localizzazione. La nuova attività, che coinvolge lavoratori occasionali, si rivolge a diverse realtà, tra cui Aurora, Luma AI e Niantic.
Uber ha già un team interno di specialisti negli Stati Uniti e in India che si occupano di testare nuove funzionalità e svolgere attività come la conversione dei menu dei ristoranti per Uber Eats. Con questa nuova divisione, l’azienda si propone di diventare un attore chiave nell’ecosistema dell’intelligenza artificiale, utilizzando il suo ampio network di collaboratori indipendenti per supportare altre aziende nel crescente mercato dell’AI.
In un mondo sempre più orientato alla digitalizzazione, l’integrazione di Uber nell’industria AI evidenzia come l’azienda stia diversificando le sue operazioni, ampliando la propria offerta oltre il trasporto e la consegna, verso nuovi orizzonti tecnologici.