xAI, l’azienda di Elon Musk, sta testando un’app iOS autonoma per il suo chatbot Grok, precedentemente accessibile solo agli utenti a pagamento di X (ex Twitter). Questo segna un importante passo avanti per Grok, che si prepara a competere con altri chatbot di spicco come Gemini di Google, ChatGPT di OpenAI e Claude di Anthropic.
L’app, attualmente in fase beta in Australia e altri paesi, promette di offrire diverse funzionalità, tra cui l’accesso a dati in tempo reale dal web e da X, la generazione di testi, il riassunto di testi lunghi e persino la creazione di immagini da prompt testuali. La descrizione dell’app la definisce come un “assistente alimentato dall’AI, progettato per essere il più sincero, utile e curioso possibile”, capace di rispondere a qualsiasi domanda, generare immagini e analizzare foto.
Grok ha fatto notevoli progressi in breve tempo, recuperando terreno rispetto ai suoi concorrenti in termini di comprensione e generazione di testo e codice. Anche il suo generatore di immagini, Aurora, sembra essere all’altezza.
Oltre all’app iOS, xAI sta sviluppando un sito web dedicato, Grok.com, per rendere il chatbot accessibile anche da browser. Inizialmente esclusiva per gli abbonati paganti di X, Grok è stata successivamente resa disponibile in versione gratuita e poi estesa a tutti gli utenti.
Un aspetto controverso di Grok è il suo generatore di immagini, che sembra non applicare restrizioni significative sulla creazione di contenuti, potenzialmente generando immagini con personaggi famosi o materiale protetto da copyright, sollevando questioni legali.