Intelligenza Artificiale: Regolamentazione, Lavoro e Futuro
Intervento di Domenico Natale – 10 dicembre 2024
Si è tenuto presso Palazzo Valentini in Roma, l’incontro di fine anno di SGI con circa 80 parsone in presenza e in modalità virtuale. Sono intervenuti rinomati professori provenienti da ambienti universitari (Federico II, Università di Firenze e Scuola Svizzera Italiana, Università di Philadelphia, Sapienza, Tor Vergata, Università di Sassari), autorevoli manager ed esperti, soci e non soci SGI, affermati nel proprio settore di mercato.
Ringraziando il Presidente dell’Associazione Fulvio Ananasso per l’invito, come socio SGI e onorario di UNINFO, ho parlato sul tema “Intelligenze Artificiali e AI Act”, in qualità di esperto ISO/IEC, Comitati SC7 e SC42, esperto nell’ambito del CEN-CENELEC JTC21 AI (Working Group 3 di Ingegneria del software) e membro del Comitato Tecnico UNI 533 sull’IA.
L’intervento ha evidenziato vari aspetti dei Sistemi AI che apparentemente potrebbero confondere per i diversi punti di vista trattati, ma che, se messi in relazione, possono invece comporre un quadro unificante dell’IA. Tra gli elementi di pluralità spiccano i seguenti:
Le classi di rischio dei Sistemi di IA, alla base del Regolamento Europeo dell’AI Act:
Le classi di rischio illustrate in numerose presentazioni europee, sono descritte in particolare nell’Art. 5 “Pratiche proibite dell’AI” e Art. 6 “Regole di classificazione per i sistemi di AI ad alto rischio”.
I vincoli di produzione ed i meccanismi socio-tecnologici applicati:
Circa questo elemento di pluralità è stato evidenziato sinteticamente (applicando l’analisi strutturata SADT) uno schema ontologico (prodotto nel 2020, quindi con esigenze ad oggi di aggiornamento e perfezionamento) che porta a distinguere quattro componenti caratterizzanti l’IA:
a) i vincoli produttivi (riportati nel lato in alto del rettangolo) sono essenziali nel costruire un sistema di IA costituiti da: Algoritmi, Etica, Governance umana, Standard, Leggi, Modelli di qualità
b) le esigenze del dominio e i dati ed informazioni in input (riportati nel lato di sinistra) alimentano i sistemi IA che richiedono la massima qualità possibile
c) le soluzioni realizzate con decisioni e azioni, dati e informazioni in output, ottimizzazioni di algoritmi (riportati a destra)
d) i meccanismi e tecnologie strumentali applicate quali i Big data, il Cloud, i Quantum computer, le Reti neurali, le Machine learning, i Robot (riportati in basso).
Una lettura unificante di tale schema, alla luce del Regolamento dell’AI Act pubblicato nel mese di luglio 2024 ed in vigore dal 2 agosto, porta a una visione della simultaneità e presenza di tutti gli elementi in gioco per uno specifico prodotto tecnologico che vuole tende alla conformità.
I casi d’uso nei settori reali delle produzioni costituiscono un ulteriore fattore di pluralità dei sistemi IA.
In merito alle ricerche sul campo sono stati citati due casi esemplificativi:
- Osservatorio AI del Polimi del 2023: -3,8 milioni di occupati in meno in dieci anni
- Ricerca «AI-Enabled ICT Workforce Consortium» su Avvenire, 12 ottobre 2024: in Italia in bilico -1 milione di posti nel settore dell’ economia digitale (in Europa stimati 10 milioni)
Sono state anche evidenziate per il futuro possibili esigenze di ulteriori approfondimenti, possibili in future ricerche, come ad esempio:
- specificazione delle singole attività nel quadro delle categorie considerate
- analisi degli skill disponibili con trend in un periodo temporale
- trasparenza degli algoritmi di misura
- investimenti specifici delle aziende
- precisazione della tecnologia considerata o utilizzabile
- impatto positivo occupazionale e non solo negativo per settore
- comparazioni dei dati in Italia/Europa e Regioni/Italia
- andamento demografico della popolazione
Si è fatta notare la citazione (4) sulla recente pubblicazione Technical Report CEN CENELEC TR 18115 “Governance e la qualità dei dati per l’IA nel contesto Europeo” pubblicata all’inizio di novembre e presto disponibile sul sito dell’UNI uni.com.
E’ stata accennata infine l’attività di Mapping, tra cui anche SGI è sponsor, che collega i 113 articoli dell’AI Act con 85 standard esistenti relativi all’IA, disponibile a tutte le parti interessate sul sito dell’Associazione no-profit AI Open Mind.
Gli standard sull’IA sono in evoluzione, particolarmente a livello Europeo ove sono in corso gli sviluppi ad hoc di standardizzazioni armonizzate CEN CENELEC JTC21. Essi forniscono prescrizioni tecniche coerenti con la legislazione dell’AI Act, aperte a realizzazioni nazionali conformi di linee guida e monitoring.