OpenAI ha recentemente lanciato ChatGPT Search, un nuovo motore di ricerca che combina l’indice di ricerca di Microsoft Bing con la tecnologia linguistica avanzata di OpenAI. Per i professionisti della SEO, ChatGPT Search rappresenta una nuova piattaforma su cui posizionare i propri contenuti, sebbene il suo potenziale di traffico sia ancora in fase di sviluppo. Con alcune best practice, è possibile migliorare la propria visibilità su questo innovativo motore.
ChatGPT Search utilizza principalmente il crawler OAI-SearchBot per l’indicizzazione dei contenuti web, il quale necessita di autorizzazione nel file robots.txt del sito. Inoltre, il crawler ChatGPT-User gestisce le richieste in tempo reale, mentre GPTBot è destinato esclusivamente all’addestramento dei modelli AI, per cui può essere bloccato senza conseguenze per la visibilità online.
Essendo basato in parte sull’indice Bing, ChatGPT Search premia i siti con un buon posizionamento su quest’ultimo. Seguendo le linee guida di Bing, gli esperti SEO dovrebbero concentrarsi sulla creazione di contenuti unici e pertinenti per l’utente, ottimizzati per parole chiave e accompagnati da immagini o video con testi alternativi. Evitare pratiche scorrette, come il cloaking o i contenuti duplicati, risulta cruciale.
Un altro aspetto rilevante è la SEO locale. ChatGPT Search, infatti, fornisce una mappa interattiva che include attività locali e luoghi d’interesse. Essere presenti in piattaforme come TripAdvisor o siti di viaggi aumenta la probabilità di ottenere visibilità nelle ricerche locali di ChatGPT.