La Cina ha deciso di escludere il produttore americano di chip, Micron, a causa di gravi preoccupazioni legate alla sicurezza informatica, dopo aver condotto una revisione dei prodotti venduti nel paese. Secondo l’Autorità di regolamentazione nazionale sulla cybersecurity, gli operatori delle infrastrutture informatiche chiave sono invitati a cessare l’acquisto dei prodotti Micron.
Questa mossa è stata annunciata a marzo, quando la Cina ha voluto tutelare la propria catena di approvvigionamento informatico e la sicurezza nazionale. La decisione di vietare i chip Micron segna un ulteriore aumento delle tensioni tra Cina e Stati Uniti.
È la prima volta che la Cina adotta una misura di divieto nei confronti di un produttore tecnologico statunitense. Questa situazione è particolarmente dannosa per l’azienda Micron, poiché il mercato cinese, compreso Hong Kong, rappresenta il 25% dei suoi ricavi, secondo quanto riportato dal Financial Times.
Lo scorso autunno, il governo degli Stati Uniti ha introdotto nuove regole che richiedono ai produttori di ottenere una licenza dal Dipartimento del Commercio per esportare semiconduttori e attrezzature per la produzione di chip alle aziende cinesi.
Anche Paesi come l’Olanda e il Giappone hanno adottato misure restrittive. Gli analisti citati dal quotidiano finanziario inglese sostengono che nella crescente tensione commerciale tra Stati Uniti e Cina, la cosiddetta “guerra dei chip”, era prevedibile che Micron sarebbe stata una delle prime vittime, in quanto la sua tecnologia può essere facilmente sostituita dai concorrenti sudcoreani come Samsung e SK Hynix.
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“La Cina mette al bando i chip Usa di Micron per «rischi sulla sicurezza»“