Pechino accelera sul fronte neurotecnologico: il primo impianto cerebrale umano funziona e apre la strada a nuovi test.
Il Chinese Institute for Brain Research di Pechino e la NeuCyber Neurotech (Beijing) Co. Ltd hanno annunciato l’avvio delle sperimentazioni umane su larga scala per il loro chip cerebrale, dopo il successo del primo impianto. L’annuncio è avvenuto durante il Forum di Zhongguancun, uno dei principali eventi cinesi sull’innovazione tecnologica, nel distretto di Haidian a Pechino.
Il primo test umano, effettuato nel gennaio 2025, ha dimostrato la capacità del chip di decodificare segnali neurali e ripristinare funzioni motorie in un paziente con paralisi. Secondo le autorità cinesi, il soggetto è in grado di controllare un braccio robotico con il pensiero, segnando un’importante svolta nel settore delle neuroprotesi.
Il progetto mira a sviluppare un’interfaccia cervello-computer (BCI) competitiva a livello globale, in linea con iniziative analoghe come quella di Neuralink negli Stati Uniti. Le sperimentazioni saranno condotte nel rispetto delle normative etiche stabilite dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese, con particolare attenzione alla sicurezza dei pazienti.
L’accelerazione della Cina nel campo delle BCI rientra in una più ampia strategia di leadership tecnologica, alimentando il dibattito su privacy, bioetica e sicurezza dei dati neurali. Gli esperti invitano a una cooperazione internazionale per definire standard comuni e prevenire un uso distorto della tecnologia.
Fonti
• Reuters – Chinese brain chip project accelerates after success
• Chinese Institute for Brain Research
• Ministry of Science and Technology of the People’s Republic of China
Consigli di approfondimento
• Cos’è una BCI e come funziona – MIT Technology Review
• Neuralink e le sfide etiche delle neurotecnologie – Nature
