Lazio fra le regioni più colpite.
______
mediaduemila
Cresce il rischio per privati ed aziende. Il report Swascan “Botnet in Italia: Report 2021” ha identificato oltre 95.000 dispositivi italiani infetti da botnet. Gli utenti attaccati hanno inconsciamente condiviso credenziali e dati utilizzando il proprio device, mentre erano sotto osservazione attraverso botnet, il malware che trasforma il computer in una macchina controllata da qualcuno che non è il legittimo utilizzatore.
La ricerca pubblicata – https://www.swascan.com/it/botnet-italia-report-2021/) – evidenzia che le botnet sono una crescente minaccia. Queste reti di computer infettati da software dannoso in modo da poter essere controllati da remoto, a insaputa degli utenti e senza cioè che i veri proprietari dei computer ne siano consapevoli, , vengono utilizzate per inviare spam, diffondere virus, lanciare cyber attacchi o per compiere massicce operazioni di sorveglianza e raccolta e vendita di credenziali e informazioni rubate.
Il Security Operation Center di Swascan, attraverso la sua piattaforma proprietaria di Cyber Threat Intelligence, ha analizzato e identificato oltre 95.000 dispositivi parte di botnet nel nostro Paese lo scorso anno. E le regioni più a rischio sono risultate Lazio, Campania e Sicilia.
Un rischio altissimo per numerosi utenti privati e aziende che stanno esponendo la propria identità digitale. Le botnet, tra le varie funzioni, sono in grado di registrare tutto quello che digita un utente sul proprio dispositivo.
Come rispondere agli attacchi? Secondo Pierguido Iezzi, Cybersecurity Director e Ceo di Swacam, polo italiano per la Cybersicurezza, bisogna puntare su tre azioni: “La cybersicurezza, dovrà essere predittiva, preventiva e proattiva se vogliamo evitare che gli attacchi continuino a crescere. Attacchi che si sono duplicati nel 2021 rispetto all’anno prima e nel 2022 è probabile che questo trend continui ad aumentare”.
Ufficio stampa: redazione@mediaduemila.com / www.media2000.it