Christie’s, la celebre casa d’aste newyorkese, ha recentemente annunciato la sua prima asta interamente a opere d’arte create con l’ausilio dell’intelligenza artificiale (IA). L’evento, intitolato “Augmented Intelligence”, si svolgerà dal 20 febbraio al 5 marzo 2025 presso le gallerie del Rockefeller Center, presentando oltre 20 lotti di artisti pionieri nel connubio tra arte e tecnologia, tra cui Refik Anadol, Harold Cohen e Claire Silver.
Tuttavia, questa iniziativa ha sollevato preoccupazioni significative all’interno della comunità artistica. Numerosi artisti hanno espresso il timore che i modelli di IA utilizzati per creare queste opere siano stati addestrati su lavori protetti da copyright senza ottenere le necessarie autorizzazioni. Questo processo potrebbe configurarsi come una forma di sfruttamento, in cui le aziende tecnologiche utilizzano il lavoro degli artisti umani senza riconoscimento né compenso, per sviluppare prodotti commerciali in concorrenza diretta con gli stessi creatori.
Un gruppo di oltre 6.500 artisti ha recentemente firmato un appello per bloccare l’addestramento degli algoritmi di IA generativa su opere protette da diritto d’autore, evidenziando le implicazioni etiche e legali di tali pratiche.
In risposta a queste preoccupazioni, alcuni esperti legali sottolineano la necessità di una regolamentazione chiara riguardo all’uso dell’IA nell’arte, al fine di proteggere i diritti degli artisti e garantire una compensazione equa per l’utilizzo delle loro opere. La questione solleva interrogativi sul futuro della creatività e sull’equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela dei diritti intellettuali.
Christie’s, dal canto suo, promuove l’asta come un’opportunità per esplorare il ruolo in espansione dell’IA nella pratica creativa, sottolineando che la tecnologia non sostituisce la creatività umana, ma la arricchisce, ampliando le possibilità espressive.
La controversia in corso evidenzia la necessità di un dialogo approfondito tra artisti, tecnologi e istituzioni culturali per definire linee guida etiche e legali nell’uso dell’IA nell’arte, assicurando che l’innovazione non avvenga a scapito dei diritti e del riconoscimento dovuti agli artisti umani.