L’Archivio Nazionale degli Stati Uniti (NARA) sta per lanciare “ArchieAI“, un chatbot basato sull’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai suoi vasti archivi. Questa mossa è parte di un piano più ampio per integrare la tecnologia AI nei processi lavorativi e migliorare la produttività del personale. Tuttavia, l’introduzione dell’intelligenza artificiale ha suscitato diverse preoccupazioni tra i dipendenti.
Durante una presentazione interna, battezzata “AI-mazing Tech-venture”, il sistema Google Gemini è stato presentato come uno strumento di supporto per i lavoratori dell’Archivio. Tuttavia, i dipendenti hanno sollevato dubbi, evidenziando i rischi di affidare l’archiviazione storica a un’intelligenza artificiale. Alcuni temono che l’uso di AI possa compromettere l’accuratezza delle informazioni e ridurre la fiducia del pubblico nell’istituzione.
Il chatbot, che verrà reso pubblico a dicembre, avrà il compito di rispondere alle domande degli utenti e di fornire riassunti di documenti storici. Tuttavia, il NARA ha chiarito che ArchieAI potrebbe generare informazioni inesatte. Un portavoce dell’agenzia ha confermato che il sistema avrà avvisi espliciti per informare gli utenti della possibile imprecisione dei dati.
Oltre alle preoccupazioni per l’accuratezza, i dipendenti hanno sollevato dubbi sulla sicurezza dei dati e sull’impatto ambientale della tecnologia AI. Nonostante ciò, NARA prevede di continuare con i progetti pilota, sperimentando l’uso di strumenti come Gemini AI e Microsoft Copilot.
Nel lungo termine, NARA spera che l’AI possa migliorare l’accesso ai documenti storici, anche se rimane il timore che l’affidabilità e la sicurezza possano essere compromesse.