L’era dell’intelligenza artificiale (AI) è iniziata, e secondo Bill Gates, questa tecnologia sarà rivoluzionaria quanto i telefoni cellulari e Internet. Gates ha descritto due momenti chiave della sua vita in cui ha visto dimostrazioni tecnologiche straordinarie. La prima volta fu nel 1980, quando venne introdotto all’interfaccia grafica utente, che divenne il precursore dei moderni sistemi operativi come Windows. La seconda volta è stata lo scorso anno, con i progressi realizzati da OpenAI.
Nel 2022, Gates lanciò una sfida al team di OpenAI: addestrare un’IA in grado di superare un esame di biologia avanzata. Sorprendentemente, in pochi mesi l’IA ha ottenuto un punteggio perfetto su 59 delle 60 domande a scelta multipla e ha risposto eccellentemente alle domande aperte. Questo risultato ha segnato una svolta, dimostrando la capacità dell’IA di apprendere e risolvere problemi complessi.
Gates vede nell’IA un potenziale paragonabile alla creazione del microprocessore, del computer personale, di Internet e dei telefoni cellulari. Prevede che l’IA trasformerà il modo in cui le persone lavorano, apprendono, viaggiano, ricevono cure mediche e comunicano. Interi settori si riorganizzeranno attorno all’IA e le aziende si distingueranno per come la utilizzeranno.
La filantropia è ora il lavoro a tempo pieno di Gates, e vede nell’IA uno strumento per ridurre le disuguaglianze globali. Un esempio è la salute: ogni anno, 5 milioni di bambini sotto i cinque anni muoiono per cause prevenibili. Gates ritiene che l’IA possa aiutare a salvare vite, migliorare l’educazione e combattere il cambiamento climatico.
Tuttavia, Gates riconosce anche i rischi legati all’IA, come problemi di privacy, bias e disoccupazione. Propone che governi e filantropi lavorino insieme per garantire che l’IA riduca le disuguaglianze anziché aumentarle, assicurando che tutti possano beneficiare di questa tecnologia rivoluzionaria.