Un gruppo di ricercatori cinesi, legati all’Accademia di Scienze Militari dell’Esercito Popolare di Liberazione (PLA), ha adattato il modello di intelligenza artificiale Llama di Meta per sviluppare un nuovo strumento militare, denominato “ChatBIT”. La ricerca, pubblicata a giugno, ha rivelato come il modello Llama 13B di Meta sia stato impiegato come base per creare un sistema IA in grado di raccogliere e processare informazioni strategiche. L’obiettivo di ChatBIT è ottimizzare il processo decisionale nelle operazioni militari, con applicazioni future in analisi d’intelligence, pianificazione strategica e simulazione di addestramento.
Nonostante Meta imponga restrizioni sull’uso militare dei suoi modelli, come l’esplicitato divieto nei suoi termini di utilizzo, l’azienda ha riconosciuto che le sue IA open-source sono difficili da monitorare e controllare in un contesto globale. In risposta a una richiesta di commento, Meta ha sottolineato che l’uso del suo modello da parte del PLA è “non autorizzato” e contravviene alla sua politica di utilizzo accettabile.
L’uso da parte della Cina delle tecnologie open-source sviluppate in Occidente solleva preoccupazioni in ambito politico e strategico, in particolare negli Stati Uniti, dove l’amministrazione Biden ha recentemente firmato un ordine esecutivo per gestire i rischi legati all’IA. Il Pentagono ha affermato di monitorare attentamente i progressi cinesi, ma osservatori internazionali avvertono che la cooperazione tra scienziati cinesi e occidentali sta accelerando la corsa tecnologica, riducendo il divario tra le due potenze.