Il Regno Unito ha deciso di adottare l’intelligenza artificiale per combattere una delle minacce più insidiose alla concorrenza negli appalti pubblici: la turbativa d’asta. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la Competition and Markets Authority (CMA), l’ente garante della concorrenza del Regno Unito, ha avviato un programma pilota che sfrutta l’IA per esaminare grandi volumi di dati sulle offerte e rilevare anomalie che potrebbero indicare comportamenti anticoncorrenziali.
Sarah Cardell, direttrice della CMA, ha dichiarato che i mercati degli appalti sono particolarmente vulnerabili alla manipolazione delle offerte. Con l’uso dell’intelligenza artificiale, l’autorità può ora analizzare i dati delle gare d’appalto su larga scala, individuando pattern sospetti che potrebbero suggerire collusioni tra le imprese concorrenti. Questa nuova tecnologia consente di identificare aree in cui le aziende potrebbero aver concordato tacitamente di gonfiare i costi e alterare i risultati delle gare, danneggiando così la trasparenza e la giustizia del processo competitivo.
Il programma pilota si inserisce in un più ampio sforzo della CMA per combattere la crescente influenza delle Big Tech nei mercati tecnologici. Sebbene le sfide legate alla concorrenza digitale siano complesse, la CMA sta cercando di rispondere con soluzioni innovative, come l’adozione dell’intelligenza artificiale, per mantenere il mercato equo e trasparente.
L’uso di tecnologie avanzate, come l’IA, rappresenta una sfida ma anche una possibilità per il Regno Unito di restare al passo con le nuove dinamiche del mercato e di garantire che la concorrenza non venga messa a rischio da pratiche illecite.