Google ha annunciato lo sviluppo di AI Co-Scientist, un sistema basato su Gemini 2.0 progettato per supportare gli scienziati nell’elaborazione di nuove ipotesi e accelerare le scoperte scientifiche e biomediche. Il sistema si distingue per la sua architettura multi-agente, ispirata al metodo scientifico, che consente di generare, valutare e perfezionare le ipotesi attraverso un ciclo iterativo di auto-miglioramento.
L’intelligenza artificiale è in grado di analizzare una vasta mole di dati, eseguire ricerche approfondite e proporre nuove direzioni di studio. Tra le prime applicazioni di successo figurano la scoperta di nuovi farmaci per la leucemia mieloide acuta, l’individuazione di target terapeutici per la fibrosi epatica e lo studio dei meccanismi della resistenza antimicrobica. I test condotti hanno dimostrato che AI Co-Scientist supera le capacità di altri modelli AI, migliorando progressivamente le proprie performance grazie a un sistema di autovalutazione.
Il progetto, che punta a rivoluzionare il processo di scoperta scientifica, prevede ora una fase di sperimentazione con istituzioni di ricerca selezionate tramite un Trusted Tester Program. Google sottolinea l’importanza dell’interazione tra scienziati e AI, evidenziando il potenziale di questa tecnologia nell’ottimizzazione della ricerca scientifica.
L’iniziativa apre nuove prospettive nel rapporto tra intelligenza artificiale e metodo scientifico, evidenziando come la collaborazione uomo-macchina possa accelerare le scoperte e affrontare le sfide più complesse della scienza e della medicina.