Il 2 febbraio 2025 segna una data cruciale per l’industria tecnologica europea: entra in vigore la prima scadenza di conformità prevista dall’AI Act dell’Unione Europea. Questo regolamento, approvato dal Parlamento europeo nel marzo 2024 ed entrato ufficialmente in vigore il 1° agosto dello stesso anno, mira a stabilire un quadro normativo completo per l’intelligenza artificiale (IA) all’interno dell’UE.
L’AI Act classifica le applicazioni dell’IA in quattro categorie di rischio: minimo, limitato, elevato e inaccettabile. Le applicazioni considerate a rischio inaccettabile, come l’IA utilizzata per la valutazione sociale o quella che manipola le decisioni delle persone in modo subliminale, sono completamente vietate. Le aziende che utilizzano tali sistemi nell’UE saranno soggette a sanzioni severe, con multe che possono raggiungere i 35 milioni di euro o il 7% del fatturato annuo, a seconda di quale sia maggiore.
Nonostante l’obiettivo dichiarato di garantire un uso etico e sicuro dell’IA, l’AI Act ha suscitato preoccupazioni tra le imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI). Molti temono che i costi di conformità e la complessità delle normative possano ostacolare l’innovazione e la competitività. Secondo un articolo del Financial Times, alcuni imprenditori ritengono che la legge possa rappresentare un onere significativo per le start-up tecnologiche, potenzialmente soffocando lo sviluppo di nuove soluzioni IA.
Inoltre, esiste una certa confusione tra le aziende riguardo all’interpretazione pratica delle nuove regole. La mancanza di chiarezza potrebbe complicare l’adozione di sistemi IA conformi agli standard europei, come evidenziato da un articolo di Cinco Días.
Nonostante queste sfide, l’UE sostiene che l’AI Act fornirà un quadro chiaro che promuoverà l’innovazione responsabile e rafforzerà la fiducia del pubblico nell’IA. La legge sarà implementata gradualmente nei prossimi anni, con ulteriori scadenze di conformità previste fino al 2026. Resta da vedere come le aziende si adatteranno a questo nuovo panorama normativo e quale impatto avrà sull’ecosistema dell’IA in Europa.